Le epatiti virali sono infiammazioni a carico del fegato che in alcuni casi sono causate da microrganismi patogeni, in altri possono avere origine autoimmune, oppure ancora essere legate al consumo eccessivo di alcool.
L’epatite virale a sua volta si differenzia in epatite acuta e epatite cronica: l'epatite virale acuta nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente, ma altre volte può progredire nell'epatite cronica. In ogni caso le epatiti virali, se diagnosticate in una fase iniziale, sono patologie curabili.
Forme, trasmissioni e sintomi
Le forme più comuni di epatiti virali sono l’epatite A, l’epatite B e l’epatite C, ognuna di queste causata da un virus specifico.
● L'epatite A si trasmette generalmente per via oro-fecale, tramite contatto da persona a persona, cibi contaminati o da feci infette. Risulta contagiosa già nella fase di incubazione e la sua diffusione è avvantaggiata dalla scarsa igiene personale e dall'affollamento.
● L'epatite B è trasmessa principalmente per via parenterale e sessuale. L'infezione da HBV spesso risulta asintomatica.
● La trasmissione dell'epatite C avviene per via parenterale. I sintomi, quando presenti, sono caratterizzati da dolori muscolari, febbre, vomito, ittero e dolori addominali.
Visita specialistica
La visita epatologica oltre a prevedere l'analisi della storia clinica del paziente include la valutazione di un eventuale presenza di danni al fegato, alla cistifellea e alle vie biliari, tramite la palpazione della zona addominale.
Se lo ritiene opportuno lo specialista può prescrivere esami del sangue specifici, ecografie, ecocolordoppler o test epatici.