Il sovrappeso e l'obesità sono condizioni in cui il corpo accumula grasso in eccesso, in quantità moderata nel primo caso e in quantità eccessiva nel secondo.
Rappresentano una delle principali emergenze di salute pubblica del mondo: dai paesi ricchi, in cui l'eccessiva disponibilità di cibo causa iperalimentazione, si va diffondendo nei paesi a medio e basso reddito, dove la bassa qualità del cibo favorisce l'accumulo di grasso corporeo.
Adottare un percorso di prevenzione di sovrappeso e obesità è fondamentale per una vita in salute.
Sono in sovrappeso? Come calcolare il peso forma
Il calcolo del peso si avvale di diversi sistemi più o meno complessi elaborati dagli esperti, ma quello più comunemente usato è il BMI (Body Mass Index, cioè l'indice di massa corporea).
Il calcolo è semplice: peso in chilogrammi diviso altezza in metri al quadrato.
Per esempio, una persona che pesa 80 kg e alta 1,70 m eseguirà la seguente operazione:
80: (1,70* 1,70) = 27,6
27,6 è l'indice di massa corporea.
Vediamo come interpretare questo numero:
BMI inferiore a 25 = peso normale
BMI compreso tra 25 e 30 = sovrappeso
BMI superiore 30 = obesità
La persona che abbiamo preso come esempio risulta quindi in sovrappeso.
Implicazioni sulla salute
Il rischio principale legato al sovrappeso è quello di evolvere in obesità, una condizione che ha spesso gravi ripercussioni sulla salute. L'obesità non solo riduce l'aspettativa di vita di circa 5 anni, ma comporta un rischio di morte fino al 40% più alto rispetto alle persone normopeso, soprattutto per complicazioni legate al sistema cardiovascolare e respiratorio.
L'obesità rappresenta poi un fattore di rischio per varie malattie croniche, come tumori e diabete. Si pensi che nei bambini è correlata all'insorgere di diabete, asma e problemi a carico del sistema muscolo-scheletrico.
Non sono poi da sottovalutare le ripercussioni sul piano sociale e psicologico. Le persone in sovrappeso sono spesso oggetto di stigma e discriminazione, con conseguente calo dell'autostima e rischio di depressione e isolamento sociale.
Cause
1. Iperalimentazione e sedentarietà
Nella maggior parte dei casi, sovrappeso e obesità sono conseguenza di un'alimentazione scorretta e di una mancanza di attività fisica.
L'iperalimentazione riguarda due aspetti: da un lato l'incapacità di regolare il proprio appetito, quindi di percepire la sazietà e smettere di mangiare quando lo stomaco manda il segnale di stop; dall'altro la qualità del cibo: se assumiamo una quantità scarsa o moderata di un cibo molto denso caloricamente (pensiamo ai dolci, alle bevande zuccherate...), l'apporto calorico sarà comunque sovrabbondante.
La mancanza di attività fisica, invece, impedisce all'organismo di smaltire l'eccesso di cibo eventualmente introdotto e di mantenere il peso corporeo pur nell'ambito di una dieta equilibrata.
2. Disturbi del comportamento alimentare
Non dimentichiamo poi che questi aspetti, l'iperalimentazione e la mancanza di attività, sono a volte le spie di una condizione sempre più diffusa tra tutta la popolazione, soprattutto quella giovane e femminile, e cioè i disturbi dell'alimentazione. Si manifestano in forme più o meno gravi, sono spesso associati ad ansia e depressione e caratterizzati dal ricorso al cibo tamponamento momentaneo di una condizione di malessere più profondo. Il rischio di sovrappeso è molto concreto.
3. Età
L'età gioca anche un ruolo importante, con il naturale rallentamento del metabolismo dopo i 50 anni. Significa che la quantità di cibo che per tutta l'età adulta ci ha consentito di mantenere un peso normale, dopo una certa età diventa eccessiva e provoca aumento del peso. Ecco perché è importante che la dieta venga adattata al particolare stadio della vita in cui ci si trova.
4. Altre cause
Squilibri ormonali, disordini del metabolismo, abuso di alcol e fumo sono alcune tra le cause più comuni di aumento del peso che può sfociare in obesità.
Trattamento
Nei casi particolari in cui il sovrappeso e l'obesità non sono causati da uno stile di vita scorretto è necessaria una terapia modulata sulla situazione patologica del paziente.
Ma nella situazione più comune, controllare l'apporto calorico e migliorare la qualità del cibo sono le strategie vincenti, senza mai trascurare l'attività fisica quotidiana, da cui traggono beneficio il corpo e la mente. Si tratta d'altra parte di accortezze che migliorano in generale la qualità della nostra vita e prevengono molte delle malattie croniche più diffuse.
Il paziente in sovrappeso o in condizione di obesità dovrà quindi rivolgersi ad un nutrizionista qualificato per stabilire un piano di dimagrimento che funzioni a lungo termine, mantenendo i risultati per il resto della vita. È molto utile, e in alcuni casi addirittura indispensabile, lavorare in sinergia con uno psicologo per imparare a gestire i comportamenti legati all'alimentazione.
Quando questi tre interventi combinati (dieta, esercizio fisico e terapia psicologica) si dimostrano inefficaci, è possibile ricorrere a una terapia farmacologica. Esistono alcuni farmaci in grado di ostacolare l'assorbimento di grassi oppure di indurre l'organismo ad avvertire precocemente il senso di fame.
In casi di obesità grave, soprattutto se in comorbidità con malattie croniche come il diabete, è possibile ricorrere alla chirurgia. Gli interventi praticabili sono quattro, ma i primi due sono praticati nell'80% dei casi:
- La Sleeve Gastrectomy, che consiste nell'asportazione di parte dello stomaco, che riduce così la produzione di ormoni responsabili della fame. In questo modo il senso di sazietà si avverte precocemente e i pazienti diminuiscono senza sforzo la quantità di cibo ingerita. Riescono a perdere fino al 70% del peso corporeo.
- Il Bypass Gastrico, che ha in sostanza gli stessi effetti sugli ormoni prodotti dallo stomaco.
- Il Bendaggio Gastrico, cioè la collocazione di un anello di silicone alla bocca dello stomaco.
- La Diversione Biliopancreatica, un intervento complesso riservato a pochi casi speciali.
Prevenzione
Ecco qualche regola d'oro per prevenire l'aumento del peso fin dall'età infantile:
- Adottare un'alimentazione ricca di cereali, legumi, cibi freschi e non raffinati, povera di zucchero e di grassi.
- Preferire la qualità alla quantità: ottimi ingredienti in porzioni moderate.
- Svolgere attività fisica regolarmente: secondo l'OMS, bastano 30 minuti al giorno a intensità moderata, 60 per i bambini.
- Eliminare alcol e fumo.
- Educare i bambini alle buone pratiche alimentari, per renderli adulti autonomi in grado di fare le scelte migliori per la propria salute.